Ieri si è conclusa la lunga carriera di Christian Horner come team boss della Red Bull Racing. Al suo posto è subentrato Laurent Mekies, che era stato responsabile della Racing Bulls. All'inizio non era chiaro quale ruolo avrebbe assunto Mekies, visto che era stato annunciato solo come CEO della Red Bull. In Formula 1, le squadre hanno spesso sia un amministratore delegato che un team principal. Horner aveva svolto entrambe le mansioni contemporaneamente.

Più tardi, in serata, la Red Bull ha confermato che Mekies ha preso il posto di Horner. Ciò significa che ora è sia l'amministratore delegato che il team principal della scuderia di F1. Tuttavia, questo non significa che non ci saranno altri cambiamenti in futuro.

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Horner ha guidato la Red Bull per oltre 20 anni. Durante questo periodo, ha aiutato la squadra a vincere sei campionati costruttori e otto titoli piloti. Sotto la sua guida, inoltre, la Red Bull ha ottenuto 124 vittorie e 287 podi. Ma dalla metà del 2024 le prestazioni della squadra sono calate e ci sono stati problemi dietro le quinte.

Secondo Sky Sports, Horner è stato informato della decisione martedì sera. La Red Bull ha probabilmente scelto questo momento a causa della breve pausa estiva, con due fine settimana liberi in arrivo.

Mercoledì Horner ha parlato con la squadra nella sede della Red Bull a Milton Keynes. In un video condiviso da Sky Sports, è apparso emozionato. Ha detto che non sarà più coinvolto nella gestione quotidiana della squadra, ma resterà comunque in Red Bull con un altro ruolo, che non è stato ancora spiegato.

"Ieri sono stato informato dalla Red Bull che, dal punto di vista operativo, non sarò più coinvolto nell'attività o nella squadra a partire da questo raduno", ha dichiarato.

"Rimarrò comunque alle dipendenze dell'azienda, ma dal punto di vista operativo il testimone sarà passato. È stato ovviamente uno shock per me, ma ho avuto il tempo di riflettere nelle ultime 12 ore circa.

volevo essere davanti a tutti voi per dare questa notizia ed esprimere la mia gratitudine a ogni singolo membro della squadra che ha dato tanto negli ultimi 20 anni e mezzo in cui sono stato qui".

"Quando sono arrivato 20 anni fa, con qualche capello grigio in meno, sono entrato in squadra, non sapevo cosa aspettarmi, ma sono stato subito accolto bene.

"E da due edifici fatiscenti, abbiamo iniziato a costruire quella che è diventata una potenza della Formula 1. Guardare e far parte di questa squadra è stato il più grande privilegio della mia vita".