Max Verstappen ha iniziato il Gran Premio di Monaco dalla quarta posizione, ma come l'anno scorso non è riuscito a risalire l'ordine. Dopo essersi sistemato dietro la McLaren di Oscar Piastri nelle prime fasi, ha cercato di allungare il suo primo stint di gomme, sperando di trarne vantaggio nel corso della gara. Purtroppo, la strategia non ha funzionato.

Con un distacco confortevole da Lewis Hamilton, la Red Bull ha deciso di lanciare i dadi. Verstappen è rimasto fuori il più a lungo possibile, sperando che una Safety Car o una bandiera rossa gli dessero la possibilità di guadagnare posizioni. Ma non ci sono state interruzioni della gara e ha dovuto fare i box verso la fine, finendo al punto di partenza.

Parlando dopo la gara, Verstappen non si è trattenuto dal commentare il famoso circuito cittadino di Monaco: "Non si può correre qui, non importa cosa fai, una sosta, 10 soste", ha detto a Sky Sports F1.

"Anche alla fine, ero in testa, le mie gomme erano completamente andate e non si riusciva comunque a passare".

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Ha anche scherzato sul fatto che la Formula 1 sta iniziando a sembrare un videogioco: "Al giorno d'oggi, con un'auto di F1, si può semplicemente passare un'auto di F2 qui intorno. Lo capisco, ma non credo che abbia funzionato; stavamo quasi facendo Mario Kart", ha detto ridendo.

"Poi dobbiamo installare dei pezzi sulla macchina e forse si possono lanciare delle banane! Superficie scivolosa!".

Nonostante la mancanza di azione, Verstappen ha detto di non rimpiangere la strategia audace della Red Bull: "Sì, non avevamo nulla da perdere; avevamo un grande distacco dietro", ha spiegato.

"Quando ho sentito che era di 45, 50 secondi o qualcosa del genere... si può fare il pit, ovviamente, e guidare da soli. Oppure puoi sperare che succeda qualcosa e che tu sia fortunato. Ma non è successo per tutto il tempo, [e] le mie emozioni erano molto neutre".

Riflettendo sul fine settimana nel suo complesso, Verstappen ha mantenuto la calma: "Penso che, considerando il nostro ritmo per tutto il fine settimana, abbiamo fatto un buon lavoro. Come squadra, ovviamente, non siamo mai stati soddisfatti, ma dobbiamo anche accettare i nostri limiti con la vettura".