Parlando con De Limburger, il consulente di lunga data della Red Bull ha dichiarato che le tensioni all'interno del team si sono acuite dopo la morte del fondatore Dietrich Mateschitz, un momento che, a suo avviso, Horner ha cercato di sfruttare per aumentare il suo controllo sulle operazioni di Formula 1.

Secondo Marko, la struttura della Red Bull Racing è sempre stata chiara: "Insieme a Didi, ho fondato la Red Bull Racing nel 2005", ha spiegato, "abbiamo nominato Horner capo della squadra e io ero lì come supervisore. In pratica, il potere è sempre stato in Austria, lo abbiamo deciso noi". Questo equilibrio, ha affermato, ha iniziato a spostarsi con il declino della salute di Mateschitz.

Marko ha ricordato come punto di svolta una festa in vista del Gran Premio d'Austria del 2022: "Didi era lì, ma non in buona salute", ha detto, "Christian venne da me e mi disse: "Non ce la farà fino alla fine dell'anno"".da quel momento in poi, Marko ritiene che Horner abbia iniziato ad allinearsi più strettamente con il cofondatore della Red Bull Chalerm Yoovidhya. "Quando Didi è morto, più tardi, quell'anno, ha fatto tutto il possibile per prendere il comando con il sostegno di Yoovidhya", ha aggiunto Marko. "Ho fatto tutto il possibile a nome di 'Austria' per impedirlo".

Il rapporto tra Marko e Horner ha continuato a deteriorarsi all'inizio del 2024, quando sono emerse accuse di comportamento inappropriato nei confronti di Horner. Marko ha dichiarato che la situazione ha destabilizzato la squadra e ha portato a un'intensa politica interna. "Gli ultimi anni con Horner non sono stati piacevoli", ha affermato. "Sono stati fatti giochi sporchi".

Marko ha anche accusato Horner di aver tentato di farlo sospendere distorcendo le sue parole. Ha citato come esempio le polemiche del passato: "Vi ricordate quando è stato detto che i messicani sono meno concentrati degli olandesi o dei tedeschi?", ha detto. "È stato inventato". Ha anche negato di aver diffuso voci sul progetto di motore della Red Bull nel 2024: "Non l'ho mai detto, ma Horner voleva usarlo per sospendermi. Dato che Max è intervenuto a Gedda, non è successo".

Nonostante l'uscita di Horner a luglio, Marko ha respinto l'idea che si trattasse di una vittoria politica della parte austriaca dell'azienda: "I media l'hanno sempre descritta così, ma non c'era nulla di personale", ha detto. Ha invece sottolineato che gli scarsi risultati in pista hanno giocato un ruolo importante: "Dovevamo fare qualcosa perché le prestazioni in pista erano in ritardo", ha spiegato Marko, aggiungendo che un intervento tempestivo avrebbe potuto cambiare la stagione: "Se lo avessimo fatto prima, Max sarebbe diventato campione del mondo. Ne sono assolutamente convinto".

Marko ha anche rivelato che alla fine Yoovidhya si è convinto a sostenere l'allontanamento di Horner: "Sempre più spesso siamo riusciti a dimostrare che Horner mentiva su tutto e su tutti", ha detto. "Una volta che anche Chalerm se ne è reso conto, ci ha ripensato".