Photo: Getty Images / Red Bull Content Pool
La FIA ha emesso un'allerta calore in vista del Gran Premio di Singapore di questo fine settimana, con i piloti che dovrebbero gareggiare in condizioni di 31 °C. La Formula 1 dovrà indossare giubbotti refrigeranti o zavorre aggiuntive per far rispettare i suoi protocolli ufficiali sul rischio calore.
Il Gran Premio di Singapore è da sempre conosciuto come una delle gare più impegnative della Formula 1, in quanto combina un circuito stradale a stop-start con il calore e l'umidità della città. Quest'anno, l'evento è stato ufficialmente dichiarato a rischio calore dalla FIA, l'organo di governo dello sport.
Le previsioni meteorologiche prevedono temperature intorno ai 31°C sia sabato che domenica, che è la soglia fissata dalla FIA per l'attivazione dei protocolli di calore. Giovedì il direttore di gara Rui Marques ha informato le squadre che saranno applicate misure speciali per tutto il fine settimana.
I piloti hanno ora una scelta: possono indossare giubbotti refrigeranti all'interno dell'abitacolo o, se preferiscono non farlo, le loro auto dovranno avere una zavorra supplementare. Anche se un pilota sceglie di non indossare il giubbotto, la sua auto deve essere equipaggiata con le attrezzature del sistema, tra cui una pompa del liquido di raffreddamento, un serbatoio e uno scambiatore di calore.
Le regole sono chiare: se non si utilizza un giubbotto di raffreddamento, è necessario aggiungere 0,5 kg di zavorra per bilanciare la differenza di peso. Questo compromesso è stato creato dopo che diversi piloti si sono lamentati del fatto che i giubbotti, pur essendo utili per abbassare la temperatura corporea, facevano sentire ancora più stretti gli abitacoli già angusti.
Il sistema di giubbotto refrigerante è stato introdotto dopo il Gran Premio del Qatar dello scorso anno, dove il caldo estremo ha messo in difficoltà diversi piloti, alcuni dei quali hanno avuto bisogno di cure mediche. Sebbene la tecnologia sia diffusa da anni nelle gare di durata, i piloti di F1 rimangono cauti, preoccupati sia per il comfort che per il rischio, raro ma allarmante, di guasti al sistema.
George Russell, pilota della Mercedes, è stato il primo a testare il progetto in occasione del Gran Premio del Bahrein di quest'anno. Il pilota ha attribuito a questo sistema il merito di averlo aiutato a rimanere concentrato e fisicamente lucido in condizioni difficili, anche se ha gestito i problemi dell'auto durante il suo percorso verso il secondo posto finale.
"Naturalmente c'è sempre spazio per migliorare", ha dichiarato Russell a Motorsport.com dopo la gara, "ma il team credeva nel sistema e ho voluto provarlo. Finora tutto bene".
Mentre Singapore si prepara per la sua notoriamente difficile gara in notturna, tutti gli occhi saranno puntati su come i piloti si adattano al calore e se la tecnologia di raffreddamento si rivelerà un cambiamento di gioco.
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