L'anno scorso, nel paddock sono iniziate a circolare voci su un vantaggio segreto della McLaren nella gestione degli pneumatici. Sebbene non sia mai stato provato, alcuni team sospettavano che la casa di Woking avesse trovato un modo intelligente per mantenere i propri pneumatici nella finestra di temperatura ideale per periodi più lunghi. Questa capacità è estremamente preziosa in Formula 1, sia in qualifica che in gara, dove la temperatura degli pneumatici gioca un ruolo cruciale per le prestazioni e la costanza.

Ora l'argomento è tornato in modo piuttosto inaspettato. Durante il fine settimana del Gran Premio di Miami, il boss della McLaren Zak Brown è stato avvistato con in mano una bottiglia con l'etichetta "TIRE WATER". In Formula 1 si usa normalmente l'ortografia britannica "tyre", mentre negli Stati Uniti si usa "tire". Che si tratti di uno scherzo o di un sottile riferimento alle voci in corso, la cosa non è passata inosservata e ha scatenato nuove discussioni nel paddock.

La Red Bull, in particolare, è molto interessata a come la McLaren sta lavorando con i suoi pneumatici in questa stagione. Secondo il sito tedesco Auto Motor und Sport, il team di Milton Keynes ha utilizzato telecamere termiche durante le soste ai box per raccogliere dati sul sistema di raffreddamento dei freni della McLaren, che può influenzare le temperature degli pneumatici. Le telecamere hanno mostrato che i freni posteriori della McLaren presentano molte aree blu nelle immagini termiche, il che significa che sono insolitamente freddi.

Al contrario, le stesse parti sulle altre auto appaiono in rosso o arancione, il che indica temperature più elevate. Red Bull ritiene che sia impossibile ottenere tali livelli di raffreddamento con la sola aria.

La McLaren insiste che non c'è alcun dispositivo segreto o sistema vietato. Il team spiega che le prestazioni dei suoi pneumatici derivano da una combinazione di forte deportanza aerodinamica, eccellente equilibrio e alcune innovazioni tecniche. Queste innovazioni potrebbero includere un flusso d'aria avanzato attraverso i condotti dei freni, materiali speciali che regolano il calore o altre soluzioni intelligenti ma legali.

Qualunque sia la verità, è chiaro che funziona. La McLaren ha vinto quattro delle prime cinque gare della stagione e sia Lando Norris che Oscar Piastri sono stati in grado di mantenere un'eccellente performance degli pneumatici in una varietà di condizioni.

Il loro vantaggio è particolarmente evidente in gara, dove le vetture McLaren sembrano soffrire meno di surriscaldamento e degrado degli pneumatici. In qualifica, i pneumatici morbidi rimangono nella loro finestra ottimale per tutto il giro di spinta, aiutando i piloti a ottenere il massimo dalla vettura.

In gara, questo significa che possono guidare più velocemente e più a lungo, mentre i rivali lottano contro il surriscaldamento e la perdita di aderenza. Un buon esempio è stato il Gran Premio dell'Arabia Saudita, dove Piastri è riuscito a tenere a bada Max Verstappen e a far segnare il suo giro più veloce proprio alla fine della gara.

Anche se i sospetti rimangono, la FIA ha esaminato la questione e non ha trovato alcuna prova che la McLaren stia violando le regole. Tuttavia, la Red Bull e il suo team gemello Racing Bulls continuano a sollevare domande, sperando di scoprire qualcosa di più.